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Romano Ruiu

Scrittore e e poeta nato a Nuoro nel 1965 e morto a Nuoro nel 1974

Morto a soli 38 anni, ha esordito nel 1967 con un romanzo autobiografico ” Il Salto nel fosso” ottenendo il meritatissimo secondo Premio Grazia Deledda nel 1968 per la sezione opera prima. Nel 1970 ha pubblicato “Quel giorno a Bugerru” ovvero la rievocazione dell’eccidio del 1904 nelle omonime miniere, rappresentato già nel 1971 come opera teatrale. In seguito, nel 1972, si è dato alla stampa ” Su Connottu“, l’azione scenica in due tempi sulla sommossa scoppiata a Nuoro il 26 Aprile 1868 contro gli effetti delle Chiudende. Romano Ruiu è stato per molti anni collaboratore di quotidiani come La Nuova Sardegna e L’unione Sarda e di riviste letterarie quali l’Ausonia. Le sue poesie sono presenti in importanti raccolte antologiche. I suoi scritti vengono definiti una scoperta ed un esempio poetico di cui bisognerebbe tener conto per sempre. L’ultima opera dello scrittore è uscita postuma nel 1974 con l’impostazione da lui voluta e trattasi della raccolta delle sue poesie intitolata “La danza dell’Argia” . Non è mai stato pubblicato un romanzo incompiuto , a causa della sua morte e che ritraeva la figura di un bandito sardo. A Nuoro è stata dedicata la via omonima, nel quartiere di Badu e carros, parallela alle vie dedicate a Dessanay e Biasi.

E’ stato anche uno dei fondatori dello storico Coro di Nuoro, del quale è stato componente e cantante nel ruolo di basso-baritono. Ha collaborato inoltre al progetto quale Geometra responsabile del Comune di Nuoro nella costruzione della piazza-monumento Sebastiano Satta disegnata dal suo amico Costantino Nivola.

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