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Grazia Deledda

Grazia Mara Cosima Damiana Deledda meglio nota come Grazia Deledda. Nasce a Nuoro il 28 settembre 1871 e muore a Roma il 15 agosto 1936, è stata certamente la figlia più illustre di Nuoro.

Scrittrice di chiara fama, è stata insignita del Premio Nobel per la Letteratura a Stoccolma nel 1926

Nacque da una famiglia benestante, il padre Giovanni Antonio, possidente e imprenditore, laureato in Legge si interessava di poesia ed egli stesso componeva, fondò una tipografia e fondò una rivista, fu anche Sindaco di Nuoro nel 1863. La madre si chiamava Francesca Cambosu e faceva la casalinga. Grazia formò i suoi studi iniziali a Nuoro e ben presto iniziò a nutrire passione per la scrittura e a pubblicare i primi racconti già dal 1887. Nel 1889 si trasferì a Cagliari dove conobbe Palmiro Madesani che poi divenne suo marito nel 1900 con matrimonio celebrato a Nuoro. Dopo il Malesani lasciò il suo lavoro di funzionario delle Finanze e divenne agente della moglie. Si trasferirono a Roma ed ebbero due figli: Franz e Santus. Nella capitale continuò a scrivere e pubblicare racconti e stringere importanti amicizie anche internazionali.

Il 10 dicembre 1927 le venne conferito il Premio Nobel per la Letteratura 1926 ( prima donna italiana a ricevere un Nobel). Morì a Roma nel 1936 a causa di un tumore. Le sue spoglie sono custodite in un sarcofago posto all’interno della Chiesa della Solitudine a Nuoro.

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