La Solitudine
1625 circa
Edificata intorno al 1625 ai piedi del Monte Ortobene originariamente er una semplice chiesa campestre al di fuori della città, qui Grazia Deledda ambientò il suo ultimo romanzo nel 1936. Nel 1974 a dieci anni dalla sua morte, venne proposto dai familiari di riportare a casa la sua salma e che venisse tumulata nella Chiesa della Solitudine. Venne bandito un concorso per il restauro della chiesa vinto dal pittore nuorese Giovanni Ciusa Romagna e portato a termine intorno al 1957. All’interno si può ammirare il rilievo marmoreo della Madonna col bambino opera dello scultore Gavino Tilocca e la via Crucis e il portale opera di Eugenio Tavolara.
